
Joel Johnson, editor emeritus di Gizmodo, si la prende con tutti quelli (incluso Gizmodo) che comprano, parlano, o fanno pubblicità a innumerevoli gadget inutili che finiscono per deludere l'utente invece di fare quello che i loro produttori avevano promesso.
Charlie Brooker, specificamente, odia la Mac e tutti quelli che la usano. Anche quelli che non hanno la Mac ma vorrebbero una. Perciò, se siete dei veri fan non andate a leggere l'articolo, non vi piacerà affatto. Ma se non vi prendete troppo sul serio può essere divertente. Io mi sono divertita (I'm a PC, sorry ;)), anche se esagera un pochino.
E fa anche menzione a i cellulari con una frase così:
"If you truly believe you need to pick a mobile phone that 'says something' about your personality, don't bother. You don't have a personality."Ouch!
I due articoli hanno in comune un certo "basta di definirci come persone attraverso i nostri aggeggi tecno".
Johnson si lamenta dal punto di vista pratico: se tutti continuano a comprare insensatamente prodotti difettosi, solo per avere l'ultimo gadget alla moda, il mercato si riempie di prodotti costosi e inutili. Se si lo fa con senso comune, informati, ci beneficiamo tutti.
Brooker, invece, parla della Mac ma il tema è lo steso: oggetti aspirazionali.
Quelli che ci fanno sentire cool, o creativi, o übergeek solo perché li possediamo, che soppiantano tratti della personalità che ci mancano e vorremmo avere.
Come riflessione, ogni tanto, non è male.
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