Secondo l'info sul website del Liverpool Museums, i Little Artists (John Cake and Darren Neave) esistono nel regno del merchandising, fra la aggressiva cultura del merchandising per bambini e la gift shop delle gallerie d'arte.
Loro stessi si rappresentano come due omini Lego, che fanno i dispettosi nel mezzo della esibizione, giocando a pallone.
Per me, di queste immagine, risulta intrigante la precisione nella riproduzione di queste opere super famose, come il Shark di Hirst, i dettagli con cui cercano di fare assomigliare gli omini di plastica agli artisti (o viceversa) , i diversi atteggiamenti del pubblico, etc.
L'obbiettivo sarebbe domandarsi sull'arte come commodity, rappresentandola attraverso un mezzo che è simultaneamente un giocatolo e un marchio, che non può essere confuso con un altro...
Ma -come mi accade spesso davanti a certi artisti-, comunque, mi viene in mente questa frase di Andy Warhol...
via notcot
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